In 10 anni le vendite di antibiotici uso animale sono scese del 47% in Europa

In 10 anni le vendite di antibiotici uso animale sono scese del 47% in Europa

EMA: -51% in Italia, ma le quantità sono ragguardevoli, siamo il secondo utilizzatore dopo la Polonia

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18

Novembre
2022

A cura della Redazione F&T

Il rapporto annuale dell'EMA sulla sorveglianza europea del consumo di antimicrobici veterinari (ESVAC) mostra che, dal 2011, i Paesi europei hanno sostanzialmente ridotto le vendite di antibiotici veterinari negli animali. Secondo i dati provenienti da 25 Paesi che hanno fornito continuamente input per l'intero periodo 2011-2021, le vendite complessive di antibiotici veterinari sono diminuite del 47% in questo intervallo, raggiungendo il valore più basso mai registrato. 

Sempre secondo l'EMA, le vendite annuali di antibiotici negli allevamenti italiani si sono più che dimezzate in dieci anni, ma restano tra le più alte in Europa.
Nel nostro Paese, dal 2011 al 2020, le vendite sono calate del 51%.
Se si considerano le tonnellate di principio attivo, nel 2020 l'Italia era il terzo Paese per vendite dopo Spagna e Polonia. In rapporto alla popolazione animale negli allevamenti, la Penisola era seconda dopo la Polonia.

Nel 2019, l'Italia si è dotata di un sistema di tracciabilità digitale dei medicinali veterinari con dati anche a livello di allevamenti, che è un "passo importante verso lo sviluppo di un adeguato programma di gestione antimicrobica", scrive EMA. I dati, sottolinea l'agenzia UE, "mostrano progressi verso il raggiungimento degli obiettivi" del Piano nazionale contro la resistenza agli antibiotici, adottato nel 2017.

Tornando al panorama europeo, anche le vendite di classi di antibiotici considerate di fondamentale importanza nella medicina umana sono diminuite notevolmente tra il 2011 e il 2021 e hanno rappresentato solo il 5,5% delle vendite totali nel 2021. Le vendite di cefalosporine di terza e quarta generazione sono diminuite del 38%, polimixine dell'80%, fluorochinoloni del 14% e le vendite di altri chinoloni sono diminuite dell'83%. Questi antibiotici dovrebbero essere usati con prudenza e responsabilità per preservarne l'efficacia e mitigare il potenziale rischio per la salute pubblica, come indicato nella categorizzazione del Gruppo di esperti ad hoc (AMEG) sui consigli antimicrobici .

"I risultati positivi mostrano che le iniziative politiche dell'Unione europea e le campagne nazionali che promuovono un uso prudente degli antibiotici negli animali stanno avendo un impatto positivo", ha affermato Ivo Claassen, capo della divisione medicinali veterinari dell'EMA. 

Questo rapporto dell'ESVAC include, per la prima volta, informazioni sui progressi compiuti verso l'obiettivo della strategia Farm to Fork, al centro del Green Deal europeo, della Commissione europea di ridurre la vendita di antimicrobici per gli animali d'allevamento e l'acquacoltura nell'UE. In tre anni, tra il 2018 e il 2021, i 27 Stati membri dell'UE hanno già raggiunto una riduzione del 18%, circa un terzo dell'obiettivo di riduzione del 50% fissato per il 2030.

Per ogni Paese che partecipa al progetto ESVAC esiste una sezione separata che presenta le tendenze delle vendite per classe antimicrobica. Alcuni Paesi descrivono le loro principali misure per affrontare la resistenza antimicrobica e come queste attività contribuiscono ai cambiamenti osservati nelle vendite nel loro Paese. Le misure comprendono:

  • piani d'azione nazionali
  • campagne nazionali per un uso prudente degli antimicrobici negli animali
  • restrizioni sull'uso di determinati antimicrobici negli animali destinati alla produzione di alimenti
  • misure per controllare la prescrizione di antimicrobici negli animali.

Il dodicesimo rapporto ESVAC presenta dati provenienti da 31 Paesi europei (29 paesi UE/SEE, Svizzera e Regno Unito). Tutti i partecipanti hanno fornito volontariamente informazioni sulle vendite di antimicrobici veterinari.
Il progetto ESVAC è stato lanciato dall'EMA nel settembre 2009 su richiesta della Commissione europea. Da allora, l'Agenzia ha coordinato e sostenuto gli sforzi dei Paesi europei per stabilire rapporti standardizzati e armonizzati sul volume delle vendite di medicinali veterinari antimicrobici. 
La relazione dell'ESVAC viene pubblicata ogni anno ed è utilizzata come fonte di informazioni di riferimento per scienziati, veterinari e altri operatori sanitari, valutatori del rischio e responsabili politici negli Stati membri dell'UE.

Ai sensi del Regolamento UE 2019/6 la comunicazione dei dati sulle vendite e sull'uso di antimicrobici negli animali diventerà un obbligo giuridico per gli Stati membri dell'UE e l'Agenzia. I nuovi requisiti si applicheranno dal 2023 in poi.

Immagine di apertura: Spatial distribution of overall sales, in mg/PCU, of antibiotic VMPs for food-producing animals in 31 European countries in 2021 - ema.europa.eu

Vendite di agenti antimicrobici veterinari in 31 Paesi europei nel 2021 - Tendenze dal 2010 al 2021 Dodicesimo rapporto ESVAC →

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