Aglio Bianco Polesano Dop: ICQRF rinnova l’autorizzazione per i controlli

Aglio Bianco Polesano Dop: ICQRF rinnova l’autorizzazione per i controlli

Ancora per i prossimi tre anni sarà il Csqa ad effettuare i controlli

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prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

23

Maggio
2023

A cura della Redazione F&T

L'Aglio Bianco Polesano Dop è uno dei simboli territoriali dell'importante paniere dei prodotti a Indicazione Geografica del Veneto, una regione che - esclusivamente in ambito food - può vantare 36 prodotti Dop Igp per un valore economico pari a 433 milioni euro e che nel comparto ortofrutticolo conta 17 prodotti tutelati per un valore alla produzione di 10,5 milioni di euro (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022).

L’Aglio bianco polesano è un prodotto DOP, la cui qualità è garantita da un rigido disciplinare: la zona di produzione, le tecniche colturali e di raccolta, il confezionamento e l’etichettatura sono specifiche di quel prodotto e ne certificano il valore, garantendo la tracciabilità del prodotto. Il prodotto per la categoria “Extra” deve avere un calibro minimo di 45 mm, per la categoria “Prima” un calibro di 30 mm.

Elementi caratterizzanti di questo prodotto sono: la sua forma regolare e compatta, il colore bianco lucente, il profumo delicato e l’aroma intenso, non pungente, ma molto persistente e grandi doti di serbevolezza.

L'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione Frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del Ministero dell'agricoltura, sovranità alimentare e foreste (Masaf) ha rinnovato l'autorizzazione, con Decreto ministeriale, a Csqa a effettuare i controlli per la denominazione di origine protetta Aglio Bianco Polesano per i prossimi tre anni.

Il prodotto è presente nell'area del Polesine fin dall'epoca romana e può contare oggi su una filiera da 600 tonnellate di produzione certificata annua e 33 operatori capaci di generare 3,3 milioni euro di valore alla produzione, tradotti in 6 milioni euro di valore al consumo. La produzione ha visto una crescita di produzione del +120% negli ultimi 5 anni rispetto ai cinque precedenti (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022).

"La scelta di riconfermare Csqa, organismo di certificazione leader in Italia nel campo delle Indicazioni Geografiche - afferma Massimo Tovo, presidente del Consorzio di tutela - è dettata dalla volontà di avvalersi di un ente preparato e competente che da anni opera nel nostro territorio."

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